Il mandato di Dio - Discepolato
- Luciano Marinelli
- 12 feb 2015
- Tempo di lettura: 6 min
La chiesa primitiva si è basata sull'unione di persone, persone che gli apostoli evangelizzando portavano nelle chiese allargandole. Bisogna avere tatto e discernimento per poter portare il Vangelo a chi non lo conosce, parlando in modo chiaro e semplice, senza fare gli spiritualoidi o fare sermoni o raccontare la Bibbia in venti minuti, questo non servirebbe, non sarebbe compreso all'istante. La Parola di Dio va dosata e sarà opera dello Spirito Santo a fare aprire i cuori della gente e a permettere la comprensione.
Perchè evangelizzare? Perchè questo mandato a noi discepoli? Mandati a portare cosa? Mandati a fare che? La gente che vive nel mondo, vive ogni giorno portandosi con se i pesi della vita, le ferite, le preoccupazioni, le ansie, la mancanza di perdono, quando sappiamo benissimo, che Gesù è morto per i nostri pesi, per i nostri peccati, per le nostre ferite, Isaia 53 dice: Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui.
La gente del mondo ha bisogno di sapere questo, che Gesù si è fatto carico di tutti i loro problemi e che non serve portarseli ancora con se.
Gesù nel Vangelo di Matteo 6:25-34, parla proprio delle preoccupazioni delle ansie, che non ha senso avere ansia o preoccuparsi ogni giorno, alla fine a cosa è servito il suo sacrificio sulla croce? Valorizzare questo gesto, è la cosa giusta che ogni credente debba fare, questo è importante che la gente del mondo debba sapere.
Molta gente è presa dalle cose materiali, sono schiavi dei soldi, vivono per i soldi, vivono con fatica, perché sono schiavi di essi, quando invece i soldi, sono i nostri operai, sono loro che devono lavorare per noi, ed il saggio Salomone nel libro dei proverbi 10:22 dice: Quel che fa ricchi è la benedizione del SIGNORE e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla.
Le nostre preoccupazioni non aggiungono niente di buono alla nostra vita, anzi tolgono, la felicità , la gioia, l'armonia. Come bello sapere che la più bella ricchezza viene dall'alto, da Dio, Lui sa di cosa noi abbiamo bisogno.
Sempre Gesù nel Vangelo di Matteo 7:7-12, ci insegna l'arma per poter ereditare questa ricchezza assoluta, la benedizione di Dio, mediante la preghiera. Lui dice: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. Qual è l'uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra?Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente?Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!
Leggendo questi passi, si comprende benissimo il perché Dio ci manda fuori a portare il semplice messaggio di Gesù, la famosa Buona Novella, che tutti hanno sentito parlare. Quante persone nella loro vita, almeno una volta, hanno sentito una parabola di Gesù? Come Gesù si esprimeva in quel tempo con la folla, facendo studi biblici? Assolutamente, Lui si esprimeva in parabole, infatti nel Vangelo di Matteo 13:11 -16 i discepoli chiesero a Gesù come mai ti esprimi così? E Gesù risposte: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato.Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. E si adempie in loro la profezia d'Isaia che dice: "Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi, e di comprendere con il cuore e di convertirsi, perché io li guarisca". Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!
Un altro aspetto reale che si potrebbe verificare quando si evangelizza, è incontrare gente che si sente troppo peccatrice, che l'hanno fatta così grossa, tanto che Dio non può perdonarli e che ormai la loro vita è destinata al baratro ed all'inferno. Voglio incoraggiare queste persone, e le dobbiamo incoraggiare dicendo, che siamo salvi per grazia, che Dio non si aspetta da noi né tanto meno lo chiede nessun sacrificio, nessuno sforzo, perché tutto questo è stato già fatto da Gesù sulla croce, piuttosto bisogna riconoscere di aver sbagliato, chiedere scusa sinceramente a Dio, e utilizzare il benevolo sangue di Cristo, versato per noi sulla croce, avere la fede, la certezza che tutto ciò accada realmente; infatti l'Apostolo Paolo nella lettera ai Romani 3:23-25 disse: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato.
Se tu oggi ti senti troppo sporco, troppo peccatore, non aspettare che il tempo, il peccato che vive in te continui a lacerarti, ma fermati un istante, davanti a Dio, umiliati davanti a Dio, riconosci le tue mancanze, e sii purificato mediante la potente azione del sangue di Cristo è ti dirò di più, Dio si dimenticherà del tuo peccato, lo dice sempre Paolo agli Ebrei 10:17 «Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».
Cari amici, noi discepoli siamo mandati da Dio a portare tutto quello che la gente necessità, amore, speranza, gioia, guarigione, conforto, esattamente come gli apostoli e la chiesa primitiva faceva in quei tempi, loro davano tutto quello che avevano, pur di aiutare il prossimo, pur di portare la gente alla salvezza, mediante il messaggio del Vangelo. In Atti 3:5-6 lo scrittore Luca dice: Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!»
Tanta gente, sta per strada, sulle piazze, alla posta, in stazione che sta aspettando discepoli di Dio, che vadano a portare il messaggio della speranza, della vita, tante persone ci stanno aspettando, che necessitano, di guarigione, spirituale e carnale, guarigione dell'anima, grosso problema che attanaglia tanta gente. A cosa serve dunque, uscire per le strade e dimostrare che si è sapientoni e professori delle Sacre Scritture, quando invece, la gente si aspetta qualcosa di più semplice, di più pratico, una semplice parola di speranza, un semplice abbraccio, una semplice pacca sulla spalla, di questo noi discepoli siamo chiamati a fare, questo è il nostro mandato.
Vi voglio lasciare amici con un ultimo verso del Vangelo di Luca 10:38-42 che dice: Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò in casa sua. Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta». La storia di Marta e Maria ci fa comprendere del troppo tempo o della troppa fatica che dedichiamo anche a cose nobili come servire Gesù, ma ogni tanto soprattutto in una società che è sempre indaffarata, piena di impegni e stressata, bisogna fermarsi, ascoltare la voce di Gesù e imparare da lui come agire nella nostra vita, con la sua pace sapendo che il suo carico che è dolce è leggero, iniziamo con questo approccio a parlare di Gesù alla gente e pian piano la gente gusterà il vero riposo e perdono di Cristo Gesù.
Dio Vi Benedica - Luciano Marinelli.
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