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Credente e non praticante; grande paradosso della fede cristiana

  • NicoDemo
  • 15 feb 2015
  • Tempo di lettura: 6 min

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Ognuno di noi è stato creato e desiderato da Dio, per uno scopo ben preciso; ognuno di noi è stato dotato di doni e talenti per poter operare ed essere servo di Dio, nessuno è stato creato per essere un numero, uno fra tanti e nessuno è stato creato privo di talenti e doni.

Nella prima lettera dell'Apostolo Paolo ai corinzi 13 dice Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza. Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti secondo come vi si conduceva. Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo. Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. Vi è diversità di ministeri, ma non v'è che un medesimo Signore. Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti. Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

Tra i diversi doni appare quello delle fede, fede significa avere fiducia in qualcosa o in qualcuno, fede che significa credere fermamente in qualcuno e in questo caso parliamo di Gesù Cristo.

Onestamente sento molto in giro questa affermazione che vuol dire tutto, ma sostanzialmente non vuol dire niente e si contrappone, io sono credente e non praticante. Mi chiedo, se uno crede in qualcosa dovrebbe praticarla, diversamente se non crede non la pratica, se uno ha fede ci devono essere le opere, perché la fede senza le opere non ha senso. Molta gente, crede in Dio e lo cerca nei momenti disperati, nei momenti difficili, poi superata la tempesta, Dio ritorna nel dimenticatoio, oppure non si trova più tempo per parlare con Lui, per pregare, per lavorare per Lui.

Oggi caro lettore ti ribadisco, che non sei stato creato per essere un numero tra tanti, ma sei stato creato per uno scopo ben preciso, dotato di doni e talenti, che Dio stesso ti ha dato.

Non sentirti inadatto, ma quel dono di fede che Dio ha messo dentro te, ti servirà per farlo crescere e per vedere cose grandi. Non farti prendere dal lavoro, dai tuoi hobby, dal tram tram quotidiano, che comunque devono far parte della tua vita, ma Gesù ti dice oggi in Matteo 6:33 cerca prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Come vedi Gesù non ti sta dicendo che sono cose futili quelle che fai, ma ti sta dicendo, dai priorità prima al suo Regno al suo lavoro, per tutto il resto ci pensa Lui, non perdi nulla.

E' importante oggi, lavorare per Dio, perché Lui un giorno ci giudicherà non solo per la nostra fede, per il nostro cuore, ma anche per le nostre opere. In Geremia 17:10 il profeta dice: «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni». C'è una retribuzione per ciascuno di noi, sia per i propositi buoni del nostro cuore e sia per il lavoro svolto, il frutto prodotto, le nostre azioni.

Ma quanto deve essere grande la nostra fede per poter produrre un lavoro fatto bene, un lavoro eccellente, un lavoro degno del nome di Gesù? Non preoccuparti di questo, Dio non è un padre e padrone, Dio è buono, e il suo giogo è dolce e leggero, non siamo chiamati ad essere suoi schiavi, ma siamo liberi di essere suoi servi. Quando cerchi qualcosa del Suo regno, non fantasticare troppo e non fasciarti la testa prima di rompertela, perché in Matteo 13:31 Gesù dice il Regno dei Cieli è simile ed una granello di senape, che un uomo prende e semina nel suo campo. Non so se hai mai visto un seme di senape, ma io anni fa per curiosità comprai una busta di questi semi e sono talmente piccoli, ma così piccoli che mi hanno fatto capire, che Gesù alla fine non ci chiede poi chissà che cosa di straordinario, e così è anche la fede necessaria per poter lavorare per Gesù. Molto spesso siamo noi stessi a non valorizzare la nostra fede, siamo noi stessi a impedire a Dio di utilizzarci, in Matteo 17:20 Gesù dice ai suoi discepoli, «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile.

Ed ancora sempre Gesù in Luca 17:6 «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe.

La fede cari amici e lettori è il mezzo che permette a Dio di operare, è il mezzo che serve per ereditare le sue benedizioni, guarigioni comprese. Anche Gesù aveva fede, anche Gesù aveva fiducia di suo Padre nostro Dio, ti dirò di più anche i demoni, credono e tremano, quando Gesù era fra la folla, spogliato della sua deità, era sulla terra come uomo, uguale a me e te, quando guariva gli ammalati, i ciechi, non usava super poteri, ne polveri magiche, ma quello che permetteva di fare i prodigi era la fede, la gente ereditava il miracolo anche di guarigione fisica per la loro fede in Dio, infatti in Marco 10:51-52 Gesù guarisce il cieco Bartimeo e guarda cosa gli dice alla fine? Va grazie alla mia potenza sei stato guarito? Oppure gli dice va grazie alla mia polverina magica sei guarito? Gesù dice questo: «Che cosa vuoi che ti faccia?» Il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io ricuperi la vista». Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». In quell'istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via. E' la fede che serve per poter ricevere e la fede che insieme alle opere porta il buon frutto.

Ti sei mai chiesto perché Dio guarisce? Qual'è il suo scopo? Dio guarisce perché vede la tua fede in Lui e soprattutto perché a miracolo ottenuto, tu possa seguirlo e testimoniare della Sua grande onnipotenza.

Come vedi essere credente e non praticante è una frase che non ha senso, e soprattutto che la fede senza le opere è di per se morta, non lo dico io, non è un mio pensiero, ma è il pensiero di Dio questo, infatti se apri la tua Bibbia e vai nel nuovo testamento alla lettera di Giacomo 2:14-26 , fratello di Gesù, lui dice questo in merito alla fede e le opere: A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un'altra strada? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Io oggi proclamo, nel nome di Gesù, che tu possa essere un credente praticante, che inizi a far operare la tua fede, così piccola come un granello di senape, ma che quando crescerà diventarà un albero dai folti rami, dove gli uccelli del cielo possono ripararsi. Tu sei già dotato di una piccola fede, ma che può crescere ogni giorno sempre di più, L'apostolo Paolo in Romani 10:17 dice: Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo, questo è lo strumento per far crescere la tua fede, leggendo e meditando la Parola di Dio, la bibbia.

Da oggi sii credente e praticante e dimostra con le tue opere la tua fede, la Bibbia te la regaliamo noi, vai nella sezione contatti e scrivici, ti sarà recapitata gratuitamente a casa tua.

Di: NicoDemo. Dio ti Benedica.

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